Con circa due mesi di anticipo rispetto ai tempi usuali di maturazione, l’azienda agricola “GEVA” è riuscita a mettere in produzione un frutto che ha già raggiunto i mercati europei. Il segreto del successo sta nel fatto che i fratelli Giuseppe, Emanuele e Andrea Vita, i primi due agro ingegneri, il terzo con una laurea in giurisprudenza, utilizzando i loro campi in contrada Burraitotto, a qualche chilometro di distanza dalla Valle dei Templi, sono riusciti in un’impresa che all’inizio sembrava non solo rischiosa, in considerazione delle somme investite, ma anche difficile da portare a termine dovendo piegare le leggi della natura alla volontà dell’uomo. Stimolati dal papà Carmelo, un agronomo con esperienze nell’uva in fuori suolo, per tre anni hanno lavorato al progetto allestendo tre apprestamenti protettivi (serre) ad alta tecnologia, con una forma di allevamento a Y trasversale che ha acconsentito di anticipare la raccolta e riuscire a produrre in un periodo privo di competitors. Per tre anni hanno lavorato al progetto allestendo tre modernissime serre, dove superata una determinata temperatura, si sollevano le finestre laterali delle serre e, se la temperatura continua a salire, si aprono anche i tetti ad ali di gabbiano.
Anche le università siciliane hanno preso in considerazione la nuova e particolare sfida. Ad oggi si può affermare che il test è riuscito, con incoraggianti risultati, e che le prime albicocche arrivate nei mercati europei sono partite da Favara. Il territorio, con il particolare pedo-clima che lo contraddistingue, unito all’innovazione, continua a dare frutti sorprendenti.
I titolari dell’azienda agroalimentare sono convinti che questi esempi diffondono ottimismo tra i giovani, i quali, anziché emigrare, potrebbero investire nel territorio che si propone quale volano di una nuova agricoltura moderna ed innovativa.